Il nome della Tenuta proviene dall’originario proprietario Il Conte CAPIZUCCHI. Questa famiglia assai nota nella storia è una delle più antiche nobili romane. Il Conte Alessandro morto nel 1813 possedeva una moneta d’oro che portava il nome di Pietro Senatore di Roma nel 1252. Un Iacobello di Gian Paolo e un Paolo furono pure Senatori il primo nel 1375 e il secondo nel 1512. Nella costituzione Urbem Romam, questa famiglia figura fra le 60 coscritte nel suo capo Mario a cui successe suo figlio Alessandro con decreto del Senato del 30 dicembre 1760; morto Alessandro venne nominato nobile coscritto il di lui figlio Galeazzo il 25 Gennaio 1785 a cui successe Alessandro figlio di Galeazzo con Senatus Consulto del 4 giugno 1804. Quest’Alessandro morì senza figli il 17 febbraio 1813, e così rimase estinta questa illustre famiglia.
La famiglia Ciarrocca ha acquistato in diversi tempi – a partire dal settembre del 1910, per terminare nel 1950 con quello della confinante Pedica Cavalloni o di Castel di Leva – delle due tenute agricole di Santa Anastasia e di Capizucchi, di complessivi 800 ettari. Dai documenti tratti dal libro di Alberto Durante, Insediamenti Storici della Campagna Romana, età Medioevale e Moderna, VII Tenute Fuori Porta San Sebastiano e Latina, Regione Lazio, Assessorato all’Urbanistica e Assetto del Territorio, Roma 1990, pp. 186 e 193 si evince che le due tenute, per la prima volta dal 1546, passano ai Ciarrocca dalle rispettive antiche proprietà, ossia i Conti Capizucchi e il Capitolo dei Canonici di Santa Anastasia, essendone stati infatti gli unici proprietari fino al 1910 e senza alcuna interruzione. Il fenomeno della rarefazione dei passaggi di proprietà, soprattutto dei grandi latifondi, risulta ben più frequente laddove la proprietà terriera è stata concentrata in poche mani fra gli Enti ecclesiastici e le antiche famiglie. Questi erano in prevalenza collocati in Agro Romano e nel Lazio o anche nei territori del Regno delle due Sicilie, ma non comunque nel Nord d’Italia, dove la frammentazione della proprietà fondiaria, è stato un fenomeno molto più evidente. La proprietà è stata inizialmente destinata all’allevamento di pecore e successivamente di vacche da latte ed è stata gestita in forma unitaria per oltre 70 anni da Nicola Ciarrocca primogenito di Giulio. L’azienda è stata poi divisa nel tempo tra i vari eredi dei capostipiti. L’attuale proprietario Massimo Ciarrocca, figlio di Nicola Ciarrocca, ha voluto mantenere la vocazione agricola della famiglia ristrutturando alla fine degli anni 80 alcuni fabbricati rurali per destinarli all’attività agrituristica.